IL CONCILIO DI TRENTO (pedagogia)
Il timore che le dottrine conciliariste prendessero il sopravvento indusse il papato a temporeggiare di fronte alle richiesta interne interne di riforma, alla crescente opposizione di Lutero e all'espansione della sua dottrina, quando finalmente il Concilio di Trento fu convocato nel 1545, la spaccatura interna alla cristianità si era ormai consumata. Il consiglio si concluse con l'approvazione di una serie di decreti dogmatici e disciplinari, che riaffermarono le verità della fede cattolica, ristabilendo la saldezza della dottrina, messa in crisi dalle dispute teologiche, dalle contestazioni filosofiche, dal lassismo nel comportamento di parte del clero.
Di qui la grande azione educativa esercitata dalla chiesa postridentina, con l'apertura di seminari per la formazione del clero, posti sotto la vigilanza dei vescovi.
Occoreva, insomma, educare e moralizzare gli ecclesiastici e i laici: educare i genitori, i bambini, gli adolescenti, i poveri e i ricchi, gli umili e sovrani alle virtù cristiane.
I GESUITI: durante i decenni della Riforma cattolica sorsero nuovi ordini religiosi, orientati principalmente all'educazione: quello dei barnabiti, fondato nel 1530 da Antonio Maria Zaccaria.
Non tutti i nuovi ordini originariamente erano votati all'educazione e all'istruzione, ma vi si adeguarono rapidamente, perchè raccolsero una domanda che sorgeva dalla società.
Emblematicamente, in particolare, è la vicenda della compagnia di Gesù, la comunità che fu quasi il simbolo della Chiesa postridentina.