mercoledì 25 settembre 2019

IL CONCILIO DI TRENTO (pedagogia)

Il timore che le dottrine conciliariste prendessero il sopravvento indusse il papato a temporeggiare di fronte alle richiesta interne interne di riforma, alla crescente opposizione di Lutero e all'espansione della sua dottrina, quando finalmente il Concilio di Trento fu convocato nel 1545, la spaccatura interna alla cristianità si era ormai consumata. Il consiglio si concluse con l'approvazione di una serie di decreti dogmatici e disciplinari, che riaffermarono le verità della fede cattolica, ristabilendo la saldezza della dottrina, messa in crisi dalle dispute teologiche, dalle contestazioni filosofiche, dal lassismo nel comportamento di parte del clero.
Di qui la grande azione educativa esercitata dalla chiesa postridentina, con l'apertura di seminari per la formazione del clero, posti sotto la vigilanza dei vescovi.
Occoreva, insomma, educare e moralizzare gli ecclesiastici e i laici: educare i genitori, i bambini, gli adolescenti, i poveri e i ricchi, gli umili e sovrani alle virtù cristiane. 
I GESUITI: durante i decenni della Riforma cattolica sorsero nuovi ordini religiosi, orientati principalmente all'educazione: quello dei barnabiti, fondato nel 1530 da Antonio Maria Zaccaria.
Non tutti i nuovi ordini originariamente erano votati all'educazione e all'istruzione, ma vi si adeguarono rapidamente, perchè raccolsero una domanda che sorgeva dalla società.
Emblematicamente, in particolare, è la vicenda della compagnia di Gesù, la comunità che fu quasi il simbolo della Chiesa postridentina.

SIGMUND FREUD (psicologia)

Nasce da famiglia ebraica nel 1856 a Freiberg, appartenente all'impero austroungarico.
Laureato in Medicina nel 1881, lavora per 2 anni in un laboratorio di zoologia. Nel 1885 lavora con il medico Jean-Martin Charcot a Parigi e poi apre uno studio e inizia a collaborare con i medico Joseph Breuer.
Entrambi usano l'ipnosi nel trattamento delle isterie. La nascita della psicoanalisi si può far risalire al 1895, quando Freud scrive la prima interpretazione di un suo sogno.
Nel 1909 tiene cinque conferenze sulla psicoanalisi negli Stati Uniti. Di ritorno nel 1910, partecipa al congresso di Norimberga organizzato dallo psichiatra Carl Gustav Jung considerato al suo successore. Le idee e le teorie di Freud sono ancora ancor'oggi dibattute, non solo in ambito medico-scientifico, ma anche accademico, letterario, filosofico e culturale.

PSICOANALISI E SOCIETÀ (psicologia)

Nel corso del 900 la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud è stata messa in discussione da più parti, alcuni aspetti sono stati superati e lo stesso metodo terapeutico è stato rivisto e modificato: oggi la psicoanalisi non occupa più il posto di rilievo che l'ha vista protagonista per molti decenni nel secolo scorso. I cambiamenti dovuti ai processi di industrializzazione e urbanizzazione hanno modificato il senso di identità dell'individuo, che fino ad allora verteva principalmente sul ruolo che occupa all'interno della famiglia.
Lo sviluppo del capitalismo industriale permise alla famiglia di organizzarsi in modo nuovo e agli individui di immaginare per se identità extrafamiliari.
L'idea di un inconscio individuale elaborata da Freud rifletteva, i cambiamenti in atto sul piano economico-sociale.
La teoria di freudiana mette infatti l'accento sulla particolarità di ogni esperienza umana per singoli individui, sull'elaborazione assolutamente personale dei vissuti, sulle dinamiche inconsce che influenzano lo sviluppo.
Molti teorici hanno sottolineato l'ambivalenza del modello freudiano.
La critica mossa a Freud è stata quella di aver distolto dall'impegno sociale e politico a favore di un ripiegamento su se stessi.

domenica 22 settembre 2019

L'IRRIGIDIMENTO DELLE RELAZIONI SOCIALI (sociologia)

Una delle caratteristiche peculiari delle relazioni sociali è la tendenza a cristallizzarsi e a ripetersi secondo schemi sempre uguali o simili. 
Il progressivo irrigidimento delle relazioni sociali si chiama processo di istituzionalizzazione e prende questo nome perchè è il processo che sta alla base della formazione delle strutture sociali stabili, dette istituzioni.
Cercheremo ora di chiarire come avviene.
Esso si basa su due fenomeni: la ripetizioni e la tipizzazione.
All'origine dell'istituzionalizzazione vi è quella caratteristica particolare di tutto l'agire umano per cui esso è consuetudinario.
Siamo esseri abitudinari molto piu di quanto crediamo: ogni volta che sperimentiamo che una certa azione ha avuto successo e ha raggiunto lo scopo prefissato, tendiamo a ripeterla negli stessi modi.
In questo modo molte azioni diventano possibili con un basso livello di attenzione, dunque con un notevole risparmio di energie psicofisiche.

 L'INTERAZIONE E LA RELAZIONE SOCIALE (sociologia)

Posto che l'azione sociale è quel comportamento umano che avviene in riferimento reale o presunto ad altri individui, è naturale che essa sia di norma lori ' gine di un'interazione, cioè di un sistema di azioni e reazioni reciproche, tra due o più individui.
L'intera società è fatta di interazionitra individui, gruppi, organizzazioni.
Quando l'interazione si ripete o si prolunga nel tempo, essa comincia allora a "produrre" un certo contenuto stabile e tra gli individui coinvolti si forma una specie di legame, una relazione tale per cui il comportamento dell'uno tiene fin dal principio conto del comportamento atteso dall'altro, sfruttandosi di conseguenza.
Il nostro modo di comportarci non è più libero e casuale, ma sottoposta a delle attese: mi attendo che l'altro mi saluti, se non lo facessero penserei che c'è qualcosa che non va.
Seguendo l'esempio di Max Weber definiamo il rapporto tra due o più individui che orientano reciprocamente le loro azioni "relazione sociale".
Le forme che può assumere una relazione sociale sono le più disperate. Anzitutto vi sono relazioni stabili e profonde e relazioni momentanee e superficiali.
Inoltre si può distinguere tra relazioni cooperative e relazioni conflittuali, cioè tra relazioni in cui i diversi obiettivi perseguiti dai partecipanti sono in linea di massima compatibili, e relazioni in cui non lo sono.